Il grasso autologo è ormai considerato come una sorta di fonte di eterna giovinezza perché accanto ai miglioramenti volumetrici cercati fino a pochi anni fa (peraltro assai migliorati con le nuove tecniche odierne che rendono più prevedibile la percentuale di attecchimento del grasso), si è aperto un mondo relativo agli effetti rigeneranti del grasso o meglio di tutte quelle cellule di accompagnamento agli adipociti. Vengono chiamate “fattori stromali”, “cellule staminali” e altro, ma ancora non si conosce perfettamente l’esatta composizione della componente cellulare oltre gli adipociti.
Ciò che si conosce bene sono invece i risultati offerti dalla lipostruttura: migliorano le cicatrici chirurgiche o traumatiche, la texture della pelle “ringiovanisce” ancor più perché accompagnata da un effetto volumetrico.
Ma la vera rivoluzione è nel fatto che oggi per sfruttare l’effetto ringiovanente della cosiddetta lipostruttura (lipofilling), si è cambiata la tecnica di prelievo:
Quindi oggi si può usare il “nanofat” proprio come un rivitalizzante e le applicazioni sono cresciute molto: oltre alla cute senescente anche le smagliature e si aggiungono in continuazione altre indicazioni.
Altro sorprendente miglioramento si è ottenuto con l’uso di una “pistola” che permette di innestare dei microboli di grasso aumentando la superficie di contatto degli adipociti con i tessuti vascolarizzati e permettendo una percentuale di attecchimento del grasso ben maggiore di un tempo e il trattamento di zone un tempo impensabili: le labbra, le palpebre in alternativa alla blefaroplastica, per dare uniformità alla regione palpebrale (ovviamente nei casi indicati).
In conclusione , forti del grande cambiamento delle tecniche di prelievo e innesto del grasso, la Lipostruttura con macrofat, microfat e nanofat è una metodica proponibile veramente quasi al 100% della popolazione.
L’ anestesia è locale. Per quanto riguarda i tempi di ripresa, è raro che si verifichino ecchimosi con la metodica nanofat o microfat fatto fuori dalle orbite, quindi non è necessaria convalescenza. Il microfat effettuato nella cavità orbitale produce quasi sempre gonfiore e lividi (come per i filler) e potrebbe richiedere qualche giorno di convalescenza. Effetto volumizzante un po’ eccessivo per i primi giorni, effetto rigenerante visibile solo dopo un paio di mesi.
Quindi……mai più buttare via il grasso o lamentarsi se si hanno piccoli depositi di grasso!! E’ una benedizione!